signorina potter
2008-03-25 08:42:00 UTC
Il quadro storico
Gli anni del “Decadentismo” sono gli anni della seconda rivoluzione industriale durante i quali il petrolio prende il posto del carbone, l’energia elettrica si sostituisce al vapore sia nelle industrie che nei trasporti; nelle città e nelle case si diffondono l’illuminazione elettrica, il telefono, l’acqua corrente; si producono le prime automobili, i primi film; si sviluppano l’industria chimica e quella dell’acciaio; la scienze medica fa enormi progressi.
È il periodo in cui l'idea di nazione e l'amore di patria degenerano nel nazionalismo e si diffonde il mito della razza, cioè la convinzione che certe razze umane siano superiori ad altre.
La borghesia, che nella prima metà dell'Ottocento ha lottato per gli ideali di libertà, fratellanza e uguaglianza nati con la Rivoluzione Francese, ora, in difesa del potere che ha acquisito e del profitto delle sue imprese, calpesta la libertà dei popoli, sostiene una politica conservatrice e spesso reazionaria.
La classe operaia, attraverso le manifestazioni di piazza e la lotta politica e sindacale, riesce ad ottenere importanti riforme sociali.
A partire dal 1870 l'Europa vive un lungo periodo di pace ma nel 1914 scoppia la Prima grande guerra mondiale.
I caratteri del decadentismo
Il decadentismo è una corrente artistica che si diffonde in europa all’incirca tra il 1870 e il 1920; nasce dalla crisi dei valori e delle idee in cui hanno creduto i romantici, cioè gli ideali di patria, lo spirito religioso, la tradizione popolare.
In tutta europa:
· i decadenti non hanno fiducia nella ragione: sentono, infatti, che le veritàpiù profonde si colgano con i sensi e che i misteriosi svelino con l’intuizione.
· i decadenti sono dominati dall'ansia di evadere dalla realtà:hanno nostalgia della vita primitiva guidata dagli istinti sognano il ritorno all’infanzia vista come l’età magica assumono come ragione di vita e di bellezza ad essa adeguano comportamenti e scelte artistiche;esaltano le esperienze che sentono come uniche e inimitabili;
· i decadenti sono individualisti: ciò i personaggi delle loro opere sono tatti volti ad esaltare il proprio io e a dare ascolto alle voci segrete dell’inconscio;
· i decadenti adottano un nuovo linguaggio:i poeti, per esempio, rifiutano molte regole della metrica perché sentono che i loro messaggi carichi di mistero chiedono forme espressive nuove.
Gli scrittori
I decadenti italiani si ispirano alle esperienze degli intellettuali europei che hanno radicalmente trasformato la cultura in quegli anni:
· i poeti simbolisti francesi - Charles Baudelaire, Stéphane Mallarmé, Arthur Rimbaud, Paul Verlaine - che esprimono con i simboli e con la musicalità e la magia delle parole, il mistero del mondo;
· il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche che elabora il mito del superuomo, esaltatore della volontà di potenza del singolo, il quale, per affermare la propria vitalità, deve sottrarsi al condizionamento della morale tradizionale;
· il medico austriaco Sigmund Freud che scopre la vita dell'inconscio e fonda la psicoanalisi.
In Italia gli autori che meglio rappresentano la corrente letteraria del decadentismo negli anni del suo maggior sviluppo sono i poeti Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio, e gli scrittori Italo Svevo e Luigi Pirandello.