Ti capisco! Alla fine degli anni 50 del secolo scorso, in un' epoca in cui non si potevano discutere le decisioni dei genitori, per motivi di distanza da casa fui costretto a frequentare il liceo classico invece dello scientifico per il quale mi sentivo portato. Il risultato fu perdere tre anni a causa delle materie letterarie, specialmente greco, mentre andavo benissimo nelle materie scientifiche (ma al momento degli scrutini, quando gli insegnanti di matematica, fisica e scienze cercavano di salvarmi, gli veniva risposto "questo e un liceo classico, non ci interessa se va bene nelle materie scientifiche"). Quando ormai ero ad un anno dagli esami di maturità, mia madre mi chiese se volevo cambiare tipo di scuola, ma a quel punto non mi sentivo di ricominciare tutto da capo. Approfondii per conto mio, con grande difficoltà perché senza aiuto, le materie che mi interessavano, tanto che all' esame risultai il migliore di tutto il liceo (ci presentavamo alla maturità in circa 200) in matematica, fisica, scienze e... storia dell' arte. Ma per quest' ultima materia devo dire che riuscii a divagare su una domanda iniziando a parlare di tecnologia della ceramica e del colore, citando formule di chimica, e concludendo in bellezza, con il professore di scienze che aveva smesso di esaminare per ascoltare quello che dicevo, dimostrando per quale motivo i Girasoli di Van Gogh stanno lentamente illividendo.
Riassumo: liceo in 8 anni invece che in 5, ma questo, a parte i 3 anni di ritardo, non ha influito sulla mia vita lavorativa. Per fortuna ho lavorato in un' azienda dove alle selezioni interne guardavano più all' effettiva preparazione che al pezzo di carta, e, superando alle selezioni periti elettronici e ragionieri, dopo i primi anni di assestamento nei quali non potevo partecipare alle selezioni, ho fatto la mia carriera lavorativa prima nel campo dell' elettronica, a livello di manutenzione e riparazione di apparecchiature multiprocessore e di trasmissione dati, poi come addetto alla elaborazione stipendi, arrivando alla fine ad essere responsabile della retribuzione di circa 500 colleghi e con due dipendenti delle quali avrei dovuto controllare l' esattezza del lavoro, mentre in pratica, per rispettare le scadenze del 27 dovevo eseguirlo io in gran parte.
Quale è il mio consiglio? Se puoi cambiare scuola cambia, ma fallo subito. Se non è possibile cerca, anche controvoglia, di riuscire a strappare una risicata sufficienza, e nel frattempo, a tempo perso, continua ad interessarti delle materie che ti interessano. Dopo la maturità, la vita lavorativa può riservare sorprese inaspettate.
P.S.: Anche il mio interesse nel campo dell' informatica mi è stato utile, specialmente per il lavoro al Personale: sul pc di casa avevo imparato ad usare bene i fogli di calcolo (Lotus 123 ed Excel) e la cosa mi fu utile per elaborare programmi per l' elaborazione di statistiche sulle ore di straordinario e sull' assenteismo, e quando la mia azienda passò dal programma di elaborazione stipendi vecchio di 20 anni al più recente e più versatile SAP, collaborai con i tecnici informatici SAP per adattarlo al meglio alle esigenze richieste dal nostro CCNL, che riguardava una grande diversità di tipologie di lavoro (impiegati, operai, personale turnista e non turnista, tutti con indennità diverse).